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TENTARE JHWH

 TENTARE JHWH E IL PERDONO DI JHWH

In Deuteronomio 6:16, sta scritto di «Non tenterete JHWH Dio tuo.»

In Matteo 4:7, lo stesso versetto è tradotto: «Non tentare il Signore Dio tuo.»

Anche questa citazione è una prova che Gesù sia JHWH. I testimoni di Geova, per restare fedeli all’ebraico, traducono il passo di Matteo: «Non devi mettere alla prova Geova il tuo Dio.» Non vi è dubbio che, in quel momento, il Diavolo stesse tentando Gesù (Matteo 4:1). Citando il passo dell’Antico Patto, Gesù attesta di essere JHWH.

Che poi Gesù sia JHWH, è confermato da tanti altri testi. Sempre al momento della tentazione, Gesù rispose al Diavolo di adorare solo JHWH (Matteo 4:10). Quando Gesù nacque, lo adorarono gli angeli (Ebrei 1:6), i magi (Matteo 2:11) e divenuto adulto, i discepoli (Matteo 14:33). 

Gesù lasciò che gli uomini lo adorassero, perché Egli è JHWH; diversamente, si sarebbe contraddetto con quanto precedentemente proferito al Diavolo.

PERDONATI DA JHWH

Nel Salmo 32:2, leggiamo «Beato l’uomo a cui JHWH non imputa l’iniquità.»

In Romani 4:8, leggiamo «Beato l'uomo a cui il Signore non imputerà il peccato.»

Perdonare i peccati è una prerogativa esclusiva di JHWH. 

Quando era sulla terra, Gesù ha più volte rimesso i peccati (Matteo 9:2; Luca 7:48) per dimostrare che egli è JHWH e, quindi, che la sua non è semplicemente una vaga natura divina.

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